Giornata antispreco, perso 1/3 del cibo dai campi alla tavola

Viene sprecato lungo la catena alimentare e nelle case quasi 1/3 del cibo prodotto (30%) che sarebbe piu’ che sufficiente a soddisfare il fabbisogno alimentare dei 5,6 milioni di Italia in povertà assoluta e dei 735 milioni di persone che soffrono la fame nel mondo. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Istat e Fao in occasione della undicesima giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare del 5 febbraio.

L’obiettivo dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile – sottolinea la Coldiretti – è quello di dimezzare la quantità di rifiuti alimentari pro capite a livello di distribuzione e consumo, e di ridurre le perdite alimentari lungo le catene di produzione e di approvvigionamento. Non si tratta solo di un problema etico ma che determina anche – precisa la Coldiretti – effetti sul piano economico ed anche ambientale per l’impatto negativo sul dispendio energetico e sullo smaltimento dei rifiuti.

Un costo per le imprese agricole e per i consumatori che pesa sui bilanci considerato che nel 2024 in Italia quasi 2,5 chili di prodotti alimentari al mese pro capite in aumento dell’8% nel 2024 secondo l’Osservatorio Waste Watcher International. Un aumento dovuto in parte alla ripresa della ristorazione dopo l’emergenza covid con il minor tempo trascorso in cucina da parte degli italiani

Leggere attentamente la scadenza sulle etichette, verificare quotidianamente il frigorifero dove i cibi vanno correttamente posizionati, effettuare acquisti ridotti e ripetuti nel tempo, privilegiare confezioni adeguate, scegliere frutta e verdura con il giusto grado di maturazione, preferire la spesa a chilometri zero che garantisce una maggiore freschezza e durata, riscoprire le ricette degli avanzi, ma anche non avere timore di chiedere di portarli a casa quando si mangia al ristorante sono alcuni dei consigli antispreco di Coldiretti Varese.

Condividi:

Related posts